E infatti non si è visto nemmeno questa volta, almeno non sul suolo italico.
Ma qualcuno l’aveva previsto? Chi?
Attenzione, perché a Capodanno però…, anzi no, per la Befana!
Potremmo anche continuare scorrendo tutti e 12 i mesi dell’anno, snocciolando, calendario alla mano, tutte le ricorrenze. Infatti ci saranno i “Giorni della Merla”, poi San Valentino, Carnevale, Pasqua e Pasquetta…
Ed è proprio così che i siti di Meteo-Bufale, gli “acchiappa click”, decidono di scrivere i propri articoli: partendo dalle ricorrenze, i ponti e i fine settimana.
Non avere nulla di eclatante da dire per certe date è forse la peggiore minaccia per il loro business.
Come ovviare, quindi, ad un tale problema?
Facile! Ricorrendo alle numerose emissioni quotidiane erogate dai modelli di calcolo che simulano le dinamiche atmosferiche, utilizzate dai meteorologi (quelli veri) nella formulazione delle loro Previsioni Meteorologiche.
Questi prodigi dell’elettronica, i cosiddetti “super computer”, sono in grado di sfornare carte di previsione dettagliate fino a 15 o più giorni di distanza temporale!
Ma purtroppo, già con proiezioni oltre i 3 o i 5 giorni, gli output modellistici mostrano discrepanze evidenti tra una emissione e l’altra, con scenari completamente diversi sul lungo periodo, a volte addirittura opposti.
Però l’ampio ventaglio di simulazioni meteorologiche completamente nuove, di 6 ore in 6 ore, mette a disposizione dei fantasiosi articolisti e titolisti, numerose informazioni e contenuti che non fanno altro che alimentarne la “scrittura creativa”, agevolandoli nella redazione di articoli sensazionalistici basati esattamente sul NULLA.
Stiamo parlando di simulazioni a 10 o 15 giorni, a volte anche fino a 30 giorni, ma distanti anni luce da quella che, con ogni probabilità (quasi certezza, in questo caso), sarà la REALTÀ.
In poche parole, l’evento su cui saranno stati spesi fiumi di parole accorate, frasi ridondanti ed allarmanti, con aggettivi come “freddo”, “nevoso” e “tempestoso”, evocando di volta in volta anni celebri come il 1985, il 1956, per giungere persino a scomodare l’ormai lontanissimo 1929, … con altissima probabilità non accadrà, non si realizzerà.
E non succederà per il semplice fatto che, in realtà, secondo la Scienza, non sarà mai stato “previsto” e, di conseguenza, non avrà nemmeno senso parlare di “ribaltone modellistico”.
Tanto meno di ripensamento del “polar express”, del “burjan” o della “sciabolata artica” di turno.
Semplicemente tali eventi saranno stati il frutto acerbo dell’estro romanzesco di improvvisati scrittori di fantascienza, stimolati da dati inadeguati e inattendibili, alla stregua di maghi alle prese con la propria “sfera di cristallo”.
di Massimiliano Santini