06 dicembre 2023 – È più vicino di quanto non lo sia mai stato (e di quanto si potesse pensare) il raggiungimento di cinque dei 25 tipping point climatici. Ossia quel livello oltre il quale un cambiamento, in questo caso dovuto al riscaldamento globale, diventa inarrestabile e incontrollabile. Letteralmente, un punto di non ritorno. E questi tipping point sono lo scioglimento dei ghiacciai in Groenlandia e nell’Antartico occidentale, del permafrost che copre intere aree del pianeta, la morte delle barriere coralline nelle acque calde e il collasso di una corrente oceanica nel Nord Atlantico. Ad affermarlo è il Global Tipping Points Report, studio curato dall’università di Exeter che ha coordinato 200 ricercatori affiliati a 90 enti di ricerca in 26 paesi. Secondo l’analisi, finanziata dal Bezos Earth Fund, altri tre tipping point potrebbero essere raggiunti nel prossimo decennio, se il pianeta superasse la soglia di 1,5° Celsius di riscaldamento globale. Mangrovie e praterie di alghe, infatti, si prevede moriranno in alcune regioni se le temperature aumenteranno tra 1,5°C e 2°C, ma sarà la fine anche per le foreste boreali, che potrebbero subire sconvolgimenti inarrestabili a 1,4°C di riscaldamento o addirittura a 5°C: link