12 gennaio 2021 – (di Luigi Iafrate) La storia della meteorologia vuole che i molti lavori sui cicloni e sulle tempeste, realizzati intorno alla metà dell’Ottocento, servissero agli scienziati da stimolo per incominciarsi a muovere verso organizzazioni nazionali ed internazionali della meteorologia di tipo moderno. Merito di uno di essi, il famoso astronomo dell’Osservatorio di Parigi Urbain Jean Joseph Le Verrier, era il progetto di una vasta rete meteorologica destinata ad avvertire i marinai di Francia e d’Europa dell’arrivo delle tempeste. Un piano che, nel febbraio del 1855, aveva finanche incontrato l’alto benestare dell’imperatore Napoleone III. Sarà tuttavia un altro astronomo, di chiara fama anch’egli, il gesuita Angelo Secchi, a creare, nel 1856, nel territorio dell’allora Stato Pontificio, il primo Servizio sistematico al mondo di previsione e preavviso delle tempeste. La sua sede era presso il monumentale complesso edilizio del Collegio Romano. link