Un titolo sensazionalistico che annuncia un’ondata di freddo record in Italia e in Europa, temperature sotto zero e previsioni catastrofiche: è l’immagine che sta circolando sui social media, alimentando preoccupazioni e confusione. Ma la realtà, confermata dalle fonti meteorologiche ufficiali, è ben diversa.
Purtroppo, questo non è un caso isolato. Sempre più spesso, testate giornalistiche anche tra le più accreditate e siti web diffondono informazioni meteo infondate, tratte da fonti non verificate e con l’unico scopo di generare visualizzazioni. Questa pratica scorretta non solo crea allarmismo ingiustificato, ma mina anche la credibilità della scienza meteorologica e dei professionisti del settore.
Analizzando le previsioni dei principali centri meteorologici internazionali, come il Centro Europeo per le Previsioni Meteorologiche a Medio Termine (ECMWF), emerge chiaramente che:
non è in arrivo alcuna ondata di freddo eccezionale in Italia o in Europa. Un profondo vortice, derivato direttamente da una deformazione del Vortice Polare, ha infatti seguito le simulazioni modellistiche dei centri di calcolo di tutto il mondo, elaborate e fornite molti giorni fa. Perciò il grande freddo, come previsto, ha interessato e continuerà ad interessare ancora l’Europa Orientale e la Russia, fino ad interessare poi, meno marcatamente, anche il Mediterraneo Orientale. Da noi sono arrivati solo dei deboli refoli di aria fredda e non ne arriveranno altri. Anzi, da noi la farà da padrona l’alta pressione subtropicale con temperature prevalentemente nella norma, qualche annuvolamento con scarse, locali e deboli precipitazioni. Le anomalie termiche registrate, che sono state monitorate e documentate da enti di ricerca, non confermano l’affermazione di un freddo senza precedenti.
La diffusione di notizie meteo false e allarmistiche comporta gravi conseguenze:
- danneggia la reputazione dei meteorologi professionisti, che basano il loro lavoro su dati scientifici e modelli matematici.
- Crea confusione e diffidenza nel pubblico, che fatica a distinguere le informazioni attendibili da quelle fuorvianti.
- Rende più difficile la comunicazione di allerte meteo reali, che possono salvare vite umane in caso di eventi estremi.
- Lede la professionalità dei giornalisti, perché non verificando le proprie fonti e pubblicando informazioni false, danneggiano tutta la categoria.
L’Associazione Meteo Professionisti (AMPRO) denuncia con fermezza questa problematica e si impegna a:
- fornire linee guida ai giornalisti e ai professionisti dell’informazione per orientarsi nel complesso mondo web della meteo, aiutandoli a distinguere le fonti affidabili da quelle inaffidabili.
- Offrire assistenza sulla corretta modalità di diffusione delle informazioni meteo, promuovendo un linguaggio chiaro e accurato.
- Condurre una campagna informativa diretta agli utenti, per aiutarli a riconoscere le notizie vere dalle bufale meteo sempre più diffuse.
Per ottenere informazioni meteo accurate e aggiornate, è fondamentale fare riferimento a fonti autorevoli:
enti meteorologici nazionali e regionali, come il Servizio Meteorologico dell’Aeronautica Militare Italiana, il Dipartimento Nazionale di Protezione Civile e i Centri Funzionali Regionali, le Agenzie Regionali per la Protezione dell’Ambiente (ARPA), e tutti quei canali di elaborazione e diffusione di notizie che a questi enti facciano riferimento, oltre ad altri pochi soggetti accreditati e meteorologi professionisti riconosciuti che operino nel rispetto di un codice deontologico.
Invitiamo i giornalisti e i gestori di siti web ad esercitare un maggiore senso di responsabilità nella diffusione di informazioni meteo. La verifica delle fonti e il rispetto della verità scientifica sono essenziali per tutelare la fiducia del pubblico e garantire una comunicazione corretta e trasparente.
La meteorologia è una scienza complessa che richiede competenza e rigore. Diffondere informazioni false e allarmistiche è un atto irresponsabile che danneggia la società nel suo complesso.
Affidiamoci alle fonti ufficiali e ai professionisti del settore per ottenere previsioni meteo accurate e attendibili.
Massimiliano Santini – Direttivo Ampro