20 novembre 2024 – Il disastro senza precedenti a Valencia, le alluvioni devastanti in Emilia Romagna e nelle Marche, la siccità e le piogge intense in Sicilia. Sono i segnali evidenti, se ci fosse ancora qualche dubbio, che il clima non solo sta cambiando, ma è già cambiato. Quello che si può fare ora, è mitigarne l’impatto – dove possibile – e cercare di prevedere quello che potrebbe accadere utilizzando la tecnologia più evoluta: l’intelligenza artificiale, anche in questo caso. Dall’Università di Pisa, insieme al Consorzio di Bonifica Toscana Nord, uno studio in cui gli algoritmi di calcolo intelligenti sono stati applicati ai cambiamenti climatici, con l’obiettivo di poter prevedere con un anticipo di almeno sei ore, le alluvioni provocate da fiumi minori e torrenti, cioè quei corsi d’acqua che lambiscono molte città e comuni del nostro Paese e che sono molto difficili da gestire e monitorare. Questo studio complesso, pubblicato sulla rivista Scientific Reports, potrebbe risultare determinante in tutte quelle situazioni di calamità che distruggono edifici e vite umane: