Ne abbiamo già parlato in passato e non ci stancheremo mai di parlarne, nella speranza di riuscire a contribuire alla corretta informazione meteorologica e alla diffusione di una cultura della meteorologia che affondi le sue radici nel terreno solido e fertile della Scienza e non nella spettacolare, quanto banale, melma sub-culturale e sensazionalistica.
Il termine BOMBA D’ACQUA è un termine SENSAZIONALISTICO, inventato dalla stampa e dai media per attirare l’attenzione del pubblico.
Non è un termine scientifico e non descrive NESSUN FENOMENO meteorologico.
La bomba d’acqua in meteorologia semplicemente non esiste.
Le uniche bombe d’acqua che conosciamo sono i gavettoni che si tirano in spiaggia.
Se si parlasse di “bomba di gemme” nei vegetali per descrivere quella che, più comunemente, viene chiamata dai media “esplosione di gemme”, l’autore di tale descrizione verrebbe criticato e forse perfino sbeffeggiato. Infatti, in realtà, non esiste nemmeno nessuna “esplosione di gemme” in primavera, il termine corretto è “fioritura”.
Nessun botanico parlerebbe mai, nei sui rapporti, di ” esplosione di gemme”, né tanto meno di “bomba di gemme”.
Nello specifico, nel caso meteorologico, i mass media sono andati ben oltre, coniando un neologismo finalizzato unicamente al fine di incutere paura, se non terrore, per richiamare l’attenzione e fare puro sensazionalismo. Le bombe, tra l’altro, richiamano alla mente scenari di guerra, catastrofici, violenti. Orientano l’utente e il comune cittadino a percepire i fenomeni atmosferici come ostili, pericolosi e fuori controllo, quasi innaturali. Al di là dell’influenza del cambiamento climatico sugli eventi atmosferici, questi non variano la propria natura. Eventualmente viene aumenta la frequenza degli episodi violenti, che comunque sono sempre esistiti, ma le dinamiche fisiche che sono li generano e sostengono restano sempre ed esattamente le stesse.
Quindi non c’è motivo di cambiarne il nome.
Perciò possiamo affermare con certezza che esistono solo ed unicamente i NUBIFRAGI, più o meno violenti, più o meno improvvisi, ma quelli sono. E lo sono da che mondo è mondo.
Chiamarli in altro modo non ha nessun senso, denuncia semplicemente un discreto grado di ignoranza e di superficialità.